Pro e contro formazione finanziata per aziende


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La formazione finanziata rappresenta una grande opportunità per le aziende che vogliono migliorare le skills del proprio personale, senza sostenere ulteriori costi.

Sfruttando i fondi già accantonati, le imprese possono accedere a percorsi di formazione finanziata per aggiornare le competenze dei lavoratori e rimanere competitive nel mercato.

Vista la sua incalzante apertura a livello internazionale, uno degli asset ormai fondamentali è ad esempio la conoscenza della lingua inglese.
Il suo miglioramento ingloba un moltiplicarsi di opportunità, ma incontra spesso criticità legate all’investimento economico in percorsi formativi.

Pertanto, ovviando a tale difficoltà, i fondi interprofessionali rappresentano un’importante risorsa strategica per ogni tipo di impresa.
Tuttavia, come ogni soluzione, la formazione finanziata presenta pro e anche contro.
È fondamentale averne un quadro chiaro per massimizzare i vantaggi e affrontare eventuali criticità.

In questa guida esploreremo quindi i pro e i contro della formazione finanziata per le aziende, illustrando come funziona, come accedervi e quali sono i benefici e le sfide.
Si tratta di informazioni vitali per le imprese che desiderano massimizzare produttività ed efficienza.

 



 

Formazione finanziata con fondi interprofessionali

La formazione finanziata con i fondi interprofessionali è un sistema che consente alle aziende di offrire corsi di formazione ai propri dipendenti, senza necessità di sostenere alcun costo aggiuntivo.

Infatti, i fondi per la formazione derivano dal contributo obbligatorio dello 0,30% che tutte le imprese versano all’INPS per la formazione continua dei lavoratori.
Iscrivendosi a uno dei diversi fondi interprofessionali disponibili, le aziende possono riutilizzare questo contributo per finanziare attività formative.
Non è richiesto alcun ulteriore investimento.

I fondi interprofessionali (Legge 388/2000) sono enti di natura associativa, promossi dalle organizzazioni sindacali. Operano raccogliendo e gestendo questi contributi per finanziare i percorsi formativi delle aziende aderenti.
Ne esistono di svariati, ognuno specifico per un settore o un tipo di impresa, come Fondimpresa, For.Te., Fondirigenti, e molti altri.

L'adesione è volontaria e gratuita, e permette di ottenere benefici importanti: a costo zero le imprese possono colmare lacune dei dipendenti, aggiornarne le competenze quando viene adottata una nuova tecnologia, affinare skills che il mutevole mercato esige, potenziarne l’efficacia e la produttività.
Basti pensare a quanto sia più proficua oggi un’azienda che si concentra sulla formazione linguistica aziendale, che consente di interfacciarsi efficacemente con realtà internazionali ed ampliare confini ed opportunità.


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Come funziona la formazione finanziata

Capirne il funzionamento è indispensabile per usufruire dei benefici suddetti.
Infatti il processo per accedere alla formazione finanziata aziendale prevede alcuni passaggi chiave, che le aziende devono seguire con attenzione per ottenere i finanziamenti e gestire correttamente i percorsi formativi.

  1. Iscrizione a un fondo interprofessionale.
    Il primo passo per usufruire della formazione finanziata è l’adesione a un fondo interprofessionale.
    L’azienda deve scegliere quello che meglio risponda alle proprie esigenze formative e comunicarlo all’INPS, attraverso il modello DM10.
    Ogni fondo ha caratteristiche specifiche, per cui è importante individuare il più adatto al proprio settore o ai propri obiettivi formativi.
     
  2. Pianificazione del percorso formativo.
    Una volta iscritta a un fondo, l’azienda deve pianificare il proprio percorso formativo, redigendo un piano apposito e dettagliato.
    Questo deve includere gli obiettivi del corso, il numero di dipendenti coinvolti, la durata della formazione e le modalità con cui essa verrà erogata.
    È fondamentale che il piano formativo sia strutturato in modo coerente con le esigenze aziendali e i requisiti del fondo.
     
  3. Approvazione e avvio del corso.
    Dopo la presentazione del piano formativo, il fondo interprofessionale valuta il progetto. In caso di approvazione, viene autorizzato l’avvio del percorso di formazione.
    A questo punto, l’azienda può procedere con l'organizzazione del corso, affidandosi a formatori interni o esterni e coinvolgendo i dipendenti selezionati.
     
  4. Monitoraggio e rendicontazione.
    Durante e dopo la formazione, l’azienda deve fornire una rendicontazione dettagliata delle attività svolte.
    Questo include la registrazione delle presenze, il monitoraggio degli obiettivi raggiunti e la documentazione delle spese sostenute per la formazione.
    La corretta gestione di questo step è fondamentale per garantire che il finanziamento venga erogato senza problemi.
     

 

Come accedere alla formazione finanziata

Accedere alla formazione finanziata per le aziende è un processo che richiede organizzazione e attenzione ai dettagli.
Di seguito sono descritti i passaggi fondamentali per sfruttare al meglio questa opportunità.

La prima decisione da prendere è quale fondo interprofessionale scegliere.
Ciascuno ha le sue specificità legate al settore industriale o alle tipologie di formazione.

Vi è ad esempio:

-Fondo Artigianato Formazione, Fondo per la formazione continua nelle imprese artigiane.
 

-Fon.Coop, Fondo per la formazione continua nelle imprese cooperative.
 

-Fondimpresa, Fondo per la formazione continua.
 

-Fondo Dirigenti PMI, Fondo per la formazione professionale continua dei dirigenti delle piccole e medie imprese industriali.
 

-Fondo Formazione PMI, Fondo per la formazione continua per le piccole e medie imprese.
 

-FONDIR., Fondo per la formazione continua dei dirigenti del terziario.
 

-FOR.TE., Fondo per la formazione continua del terziario.
 

-Fondirigenti, Fondirigenti Giuseppe Taliercio - Fondazione per la formazione alla dirigenza nelle imprese industriali.
 

-FON.TER., Fondo per la formazione continua dei lavoratori dipendenti nelle imprese del settore terziario: comparti turismo e distribuzione servizi.
 

-Fondoprofessioni, Fondo per la formazione continua negli Studi Professionali.
 

-Fond.E.R., Fondo per la formazione continua degli Enti Religiosi.
 

-Fon.Ar.Com., Fondo per la formazione continua nei comparti del terziario, dell'artigianato e delle piccole e medie imprese.
 

-For.Agri., Fondo di settore per la formazione professionale continua in agricoltura.
 

-Fondazienda, Fondo per la formazione continua dei quadri e dipendenti dei comparti commercio-turismo-servizi, artigianato e piccola.
 

-Formazienda, Fondo per la formazione continua nei comparti del commercio, del turismo, dei servizi, delle professioni e delle PMI.
 

-Fonditalia, Fondo formazione Italia.

-FBA, Fondo Banche Assicurazioni.

-Fonservizi, Fondo Formazione Servizi Pubblici Industriali.

​-Fond.Agri., Fondo paritetico interprofessionale per la formazione continua nel settore agricolo, agroalimentare e agroindustriale.

 È importante scegliere il fondo più adatto alle proprie esigenze e obiettivi aziendali.

Come visto successivamente bisogna sviluppare un piano formativo.
Tuttavia, prima di redigerlo è essenziale effettuare un'analisi accurata delle competenze che l'azienda desidera sviluppare nei propri dipendenti.
 
Questa analisi permette di identificare i bisogni formativi, dunque le aree in cui è necessario un aggiornamento o un potenziamento.
In tal modo è possibile creare un piano di formazione personalizzato e mirato.

Nella redazione di quest’ultimo, bisogna indicare chiaramente gli obiettivi del corso, le modalità di erogazione della formazione, il numero di partecipanti e i tempi di realizzazione.
Un piano formativo ben strutturato aumenta le possibilità di ottenere l'approvazione da parte del fondo.

Una volta avviata la formazione, è fondamentale gestire rigorosamente la documentazione e rispettare le scadenze previste.
Ciascun fondo indica tempistiche precise per la presentazione dei documenti e la rendicontazione delle attività.
Se non rispettate, si può incorrere nella perdita del finanziamento.
 

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I pro della formazione finanziata

Ci sono diversi pro, alcuni già intuibili, dell’accesso alla formazione finanziata aziendale:

  • Corsi gratuiti.
    Uno dei maggiori vantaggi di questa soluzione è che permette di organizzare percorsi formativi gratuiti per i dipendenti: una migliore preparazione del personale non ha costi aggiuntivi.
     
  • Impiego più efficiente delle risorse economiche.
    Le aziende che sfruttano i fondi interprofessionali possono riutilizzare il contributo dello 0,30% già versato all’INPS, evitando che questi soldi vadano persi.
    Si tratta di impiegare risorse economiche che altrimenti non verrebbero utilizzate.
     
  • Crescita delle competenze dei dipendenti.
    La formazione finanziata permette ai dipendenti di acquisire nuove competenze, migliorando la loro preparazione e la loro capacità di lavorare efficacemente.
    La crescita professionale dei dipendenti ha un impatto positivo sia sulla loro motivazione che sulla produttività complessiva dell'azienda.
     
  • Miglioramento della competitività aziendale.
    Con dipendenti maggiormente preparati e competenti, le aziende sono più attrezzate per affrontare le sfide del mercato, migliorando la qualità dell’offerta e aumentando la propria competitività.
    La formazione continua è infatti lo strumento chiave per rispondere alle esigenze in continua evoluzione del mercato, i cui ritmi e sviluppi sono sempre più incalzanti.

 

I contro della formazione finanziata

Come ogni soluzione, anche la formazione finanziata ha alcuni contro, che possono tradursi in problematiche per l’azienda.
Tra i principali aspetti critici:

  • Burocrazia e complessità amministrativa.
    Uno dei principali svantaggi della formazione finanziata è la complessità burocratica.
    Gestire la documentazione necessaria per presentare il piano formativo, monitorare le attività e rendicontare le spese può essere oneroso.
    Le aziende devono spesso ricorrere a consulenti o a personale specializzato per affrontare questi aspetti.
     
  • Scadenze e adempimenti rigidi.
    Le scadenze e gli adempimenti richiesti dai fondi interprofessionali possono rappresentare un ostacolo per le aziende.
    È essenziale rispettare le tempistiche per la presentazione dei progetti e completare tutte le fasi del processo nei margini previsti.
    Il mancato rispetto può portare alla perdita del finanziamento.
     
  • Controlli durante e dopo la formazione.
    I fondi interprofessionali possono effettuare controlli durante e dopo il percorso formativo, richiedendo una rendicontazione dettagliata e verificando che tutto sia svolto secondo i termini approvati.
    Questo può risultare impegnativo, soprattutto per le aziende più piccole che potrebbero non avere un reparto amministrativo strutturato o il personale sufficiente per gestire questa mole di lavoro.
    Questi controlli possono includere verifiche sulle presenze dei partecipanti, sulla corretta esecuzione del programma formativo e sulla documentazione delle spese sostenute.
     
  • Non adatta a esigenze formative immediate.
    Un altro svantaggio della formazione finanziata aziendale è che non è sempre indicata per soddisfare esigenze formative urgenti o in situazioni in cui serve un aggiornamento rapido delle competenze, noto come Just in Time Training.
    Il processo per ottenere il finanziamento, che richiede la presentazione e l'approvazione del piano formativo, può richiedere diversi mesi.
    Questo tempo di attesa rende la formazione finanziata poco flessibile in caso di necessità improvvise, come l'adozione di una nuova tecnologia o un cambiamento nel mercato che richieda una risposta immediata.
    In tali situazioni, le aziende potrebbero dover ricorrere a soluzioni di formazione a mercato che possono essere attivate più rapidamente.

 

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Conclusione

Per sfruttare al meglio questa opportunità, è fondamentale che le aziende siano preparate e puntuali.
Nonostante le complessità, le aziende che riescono a organizzare la formazione in modo efficace trarranno grandi benefici in termini di crescita, competitività e sviluppo del capitale umano.

Per non perdere questa risorsa strategica è utile affidarsi agli esperti.

Intuition gestisce corsi finanziati per aziende da molti anni, mettendo a servizio delle imprese una solida esperienza.
Questa è fondamentale per affrontare al meglio le principali criticità, come la gestione amministrativa, burocratica e organizzativa del percorso formativo.

Il timing, il corretto sviluppo della documentazione e delle misurazioni sono essenziali non solo per l’accesso al finanziamento quant’anche per non perdere in corso d’opera lo stesso.

Ecco perché Intuition rappresenta un asset indispensabile, grazie alle profonde conoscenze del sistema e delle logiche di questa soluzione.

In particolare, durante la fase iniziale offriamo un servizio di consulenza e orientamento, in modo diretto o tramite una consulting firm di fiducia.
Di seguito supportiamo e guidiamo nelle fasi successive come le prime richieste di informazioni, aspetti burocratici e rapporti con il fondo, progettazione del piano formativo, rendicontazione e reportistica.

Per quanto riguarda l’aspetto amministrativo, che come visto è una delle principali criticità per le aziende, ci prendiamo carico dell’intero processo burocratico.
In tal modo l’impresa può svincolarsi da un onere di rilievo e concentrarsi sul business in tranquillità.

Per quanto riguarda l’aspetto didattico, mappiamo ed individuiamo le effettive esigenze formative linguistiche dell’azienda.
In seguito predisponiamo un piano personalizzato ad hoc, che in quanto tale risulta essere altamente efficace.

Monitoriamo e valutiamo l’andamento e il risultato dei corsi, trasformando così in certezza l’accrescimento delle competenze.
Proprio questo permette all’azienda di incrementare valore e ampliare le possibilità.
In particolare un’adeguata padronanza della lingua inglese porterà l’impresa ad un affaccio internazionale, con maggiori potenzialità.

 

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