App per Imparare le Lingue


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Con la trasformazione digitale degli ultimi anni, e soprattutto con il passaggio nel 2020 della formazione da formazione in presenza ad online, come conseguenza della pandemia globale, si è cambiato drasticamente il modo in cui si imparano le lingue straniere.

Mentre 15 anni fa era necessario andare fisicamente in una scuola per imparare, ora si possono adottare anche:

  • soluzioni sincrone (cioè, con un docente in real time su una piattaforma come ZOOM)
  • soluzioni asincrone di e-learning in cui impari in autonomia

Per quanto riguarda quest’ultimo tipo, c’è stato davvero un’esplosione di possibilità negli ultimi anni, ormai le app finalizzate all’apprendimento delle lingue sono davvero molteplici e si possono utilizzare in autonomia.

Migliori app per imparare lingue straniere.

Se vuoi imparare una lingua straniera autonomamente, quale app scegliere ad esempio fra Duolingo, Babbel, Drops, Memrise, ed altre ancora? Ci sono tante possibilità!

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Fra i vantaggi dell’utilizzo di queste app vi sono:

  • puoi studiare dove e quando vuoi dal tuo smartphone
  • puoi fare microlearning[1], ovvero apprendimento in “piccoli bocconi” di 15 minuti
  • economicità: alcune app per imparare lingue sono gratis, altre a pagamento ma con costi contenuti tutto considerato
  • divertenti: spesso presuppongono elementi di gamification[2] e competizione

Ecco alcuni delle migliori app sul mercato per imparare le lingue.

 

Duolingo

La migliore se ti vuoi divertire, anche con lingue meno comuni

duolingo logo

Se cerchi un’app gratuita per imparare le lingue, Duolingo è una delle più conosciute. Offre ad oggi ben 38 lingue, tra cui inglese, spagnolo, francese, tedesco, portoghese, svedese, greco, ed altre ancora.

Basato sulla teoria del microlearning, con Duolingo puoi dedicare da un solo un minuto e fino a 15 minuti al giorno, è quindi molto utile perché l’attività può essere inserita nei “tempi morti”.

Come funziona? Con l’utilizzo del gamification, devi superare quiz per poter continuare e sbloccare lezioni, aspetto quindi divertente e che facilita molto la motivazione.

I tipi di esercizi svariano tra l’abbinare parole simili, all’indovinare il significato di uno specifico lessico lessico, al tradurre frasi e pronunciarle correttamente, ecc.

Puoi anche sfidare i tuoi amici “veri” collegando la tua utenza al tuo profilo Facebook.

Tutto troppo bello per essere vero? In effetti ci sono anche alcuni svantaggi.

In primis non andrai mai a sviluppare le capacità linguistiche di lettura, scrittura, ascolto e parlato: tutto si basa sul lessico al livello della frase (cd. Chunks, gruppetti di parole insieme). Lo stesso vale per la grammatica, che non è mai presentata in modo strutturato. Quindi se devi comunicare in modo produttivo, Duolingo non fa per te.

Inoltre, capita che a volte le frasi generate dalla loro app, che servono da input per te, hanno poco senso e quindi non sono applicabili in nessun contesto nella lingua target. Per esempio:

  1. My bear drinks beer (Il mio orso beve birra)
  2. Pardon, ik ben een appel (Perdonami, io sono una mela)
  3. El pato cocino conejo (Il papero cucina il coniglio)
  4. Kriminaliteten falt etter at kyllingen ble statsminister (La criminalità è caduta dopo che il pollo è diventato Primo Ministro)
  5. Ne parlerò col mio cavallo

Puoi trovare tanti altri esempi (comici) nell’account Twitter dedicato, “Shit Duolingo says”!

Detto questo, se vuoi muovere i primi basi in una nuova lingua, anche una meno comune, Duolingo è un’ottima scelta per costruire le prime conoscenze e familiarità con tale lingua, e di sicuro l’app più consigliata da Intuition per imparare le lingue a livello base.

 

Babbel

La migliore a pagamento

babbel-logo

Un altro punto di riferimento nel settore delle applicazioni per imparare le lingue è Babbel. Diverso da Duolingo, si accede con un abbonamento di circa 10€ al mese, ma costa meno se fai un abbonamento per più di 3 mesi.

Offre ben 14 lingue che includono inglese, tedesco, spagnolo, russo, danese, polacco, olandese ed altre ancora.

Babbel include esercizi molto interattivi che rilevano i punti di forza e debolezza degli studenti, personalizzando poi le attività di conseguenza.

Il focus di Babbel, come Duolingo, è di aumentare il vocabolario, facendoti vedere il significato in più contesti.

Comunque, anche in questo caso, non presenta le strutture o regole grammaticali in modo sistematico, quindi bisogna dedurre le regole da sé. È una soluzione che possiamo sicuramente consigliare, ma solo per i livelli più bassi di apprendimento.

 

Memrise

La migliore per imparare vocaboli con voci vere

memrise-logo

Questo app è fatta per una cosa e una cosa sola: farti memorizzare quanti più vocaboli possibili. Memrise è disponibile in più lingue come inglese, tedesco, arabo, turco, giapponese, ed altre ancora.

Ci sono vari tipi di attività indirizzate sempre alla memorizzazione di parole: quiz, video, giochi, traduzioni, ecc. Puoi anche segnalare le parole e frasi comuni più difficili per te in modo che vengano ripresentati nel tempo. Il bello è che tanti dei contenuti vengono proposti da utenti veri come te!

Memrise è gratis per i primi livelli di certe lingue in versione “freemium”, ma serve un abbonamento a pagamento per accedere a tutti i contenuti di circa - al momento in cui scriviamo - 7€/mese.

Con Memrise, la costanza è fondamentale: devi davvero usarlo ogni giorno se vuoi apprezzare una differenza.

Infatti, se il tuo obiettivo è quello di solamente aumentare il tuo lessico nella lingua target, soprattutto a livello base, è una buona soluzione.

Però, mancano altri elementi altrettanto importanti come la grammatica, la pronuncia (ovvero registrarti ed avere feedback mirati) e le capacità comunicative. Quindi per questo motivo consigliamo l’utilizzo di Memrise ma solo se abbinato ad altri elementi di apprendimento guidato.

 

Wlingua

La migliore con grammatica esplicita

wlingua logo

Un’altra app che vale la pena menzionare è Wlingua. Anche se meno conosciuto di Duolingo, Babbel e Memrise, attualmente è disponibile per le lingue inglese, spagnolo, francese, italiano e russo.

Diverso dalle altre, qua il focus non è solo sull’aumentare il lessico (con i termini presentati a livello tematico) ma anche imparare la grammatica, con i concetti introdotti progressivamente durante il corso. Se stai apprendendo l’inglese, la pronuncia viene presentata sia in inglese americano che britannico, utile se vuoi familiarizzare con più accenti.

A livello base, puoi scegliere la lingua dell’interfaccia, impostandola in italiano per assicurarti di non perdere nulla.

Per il livello avanzato di inglese, invece, il corso diventa immersivo con tutti i contenuti presentati esclusivamente in lingua inglese. Ci sono anche attività di lettura e ascolto.

L’app è gratuita per le funzioni di base con alcune limitazioni, ma esiste anche una versione premium che permette l’accesso a tutti i contenuti ed attività del corso.

 

Drops

La migliore per studenti visivi

drops logo

Un’altra app utile per amplificare il proprio lessico nella lingua target è Drops. Simile a Duolingo e Memrise, il focus è esclusivamente sul vocabolario.

Offre oltre 30 lingue, e ci sono anche corsi per aiutarti ad imparare “alfabeti” non latini come coreano, giapponese, cinese, ebraico, arabo, russo e hindu.

Perché scegliere Drops? La UX e interfaccia sono davvero piacevoli, progettate con le best practice di design in mente. Utilizza tante immagini quindi puoi sia visualizzare cosa rappresentano i nuovi termini proposti, che leggere la traduzione nella tua lingua madre.

Inoltre, servono solo 5 minuti al giorno per svolgere le attività, quindi anche quest’app è una buona soluzione per sfruttare i tuoi tempi morti.

Con la ripetizione controllata del lessico, puoi esercitarti finché non padroneggi i termini che vuoi imparare.

Comunque, come tante altre app, manca la messa in pratica delle skill comunicative. Ottimo per studenti visivi principianti, per il tuo primo “tuffo” in una nuova lingua, ma lascia a desiderare se hai già una base nella lingua target.

 

I contro delle app

stanco di stare al cellulare

Nonostante le possibilità e l’accessibilità offerta dalle app per imparare le lingue, non è necessariamente la migliore soluzione per tutti coloro che devono fare dei progressi. Ecco perché:

  1. Focus limitato: l’enfasi messa sul lessico e a volta anche sulla grammatica avviene a discapito delle capacità comunicative di lettura, ascolto, parlato e scrittura.
  2. Livelli: Le app vanno bene per principianti, ma non sono ideate per studenti di livello intermediate e advanced
  3. Standardizzazione: a parte Babbel, in cui puoi inserire i tuoi interessi, le altre app presentano un percorso predeterminato che non è personalizzabile per le tue esigenze.
  4. Tasso di abbandono alto: è facile perdere motivazione quando l’unica interazione è fra te e uno schermo. Se salti un giorno, chi saprà? E se salti uno, cosa ti impedisce di saltarne due? E così via…
  5. Spiegazioni limitate: le uniche spiegazioni saranno quelle programmate nell’applicazione. Se non capisci qualcosa (che sia lessico o grammatica o la pronuncia di una parola), non c’è nessuno dall’altra parte a cui puoi chiedere aiuto.
  6. Visione semplificata del linguaggio: tutti i contenuti sono presentati in bianco e nero, senza sfumature. Il bello di imparare e padroneggiare una lingua sono anche le competenze sociolinguistiche (cosa e come dire ed in quale contesto) azionali e discorsive. In questo senso, sapere USARE una lingua in situazioni autentiche non proviene solo dal memorizzare lessico ed alcune regole.  

 

Suggerimenti per te

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Come puoi ben immaginare, ci sono tanti vantaggi dall’utilizzare una o più app per imparare una nuova lingua, ma con un importante caveat: l’app è utile come PARTE di un programma di apprendimento linguistico, ma non può essere l’unico elemento.

In questo senso, qualsiasi app scegli può darti input utili, ma non puoi aspettarti di avere degli sviluppi importanti.

Deve fare parte di un piano integrato di apprendimento linguistico che prevede anche modi di sviluppare:

  • Le skills recettive di ascolto e lettura (soprattutto l’abilità di comprendere input autentici)
  • Le skills produttive di parlato e scrittura (cioè, lo sviluppo di complessità, accuratezza e fluency[3])
  • Le aree di conoscenza di grammatica e pronuncia
  • Capacità comunicative da applicare in situazioni vere

Inoltre, il solo utilizzo delle app non è sufficente a garantire risultati importanti: in questo senso, può essere sicuramente utile se prendi appunti in un taccuino o se utilizzi delle flashcards per memorizzare nuovi termini.

Non devi per forza spendere una fortuna per fare tutto questo: ci sono anche modi per migliorare l’inglese a costo zero.

Se invece ti trovi “arrugginito” sul parlato, o hai bisogno di sapere l’inglese per il lavoro, consigliamo un corso personalizzato per le tue esigenze, che può anche combinare l’utilizzo di un’app se opportuno con lezioni sincrone con un docente madrelingua esperto: contattaci gratuitamente per creare il percorso che fa per te!

CONTATTACI

 

[3] Alex Housen, Folkert Kuiken, Complexity, Accuracy, and Fluency in Second Language Acquisition, Applied Linguistics, Volume 30, Issue 4, December 2009, Pages 461–473, https://doi.org/10.1093/applin/amp048

 

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